I colori pastello fanno da cornice al portale e danno un tocco di calore alle linee sobrie. L'arco è lineare, geometrico, lievemente arrotondato nella parte alta, così come le ante sottostanti, che accolgono nella parte centrale due disegni, due figure ricurve e appuntite alle estremità, richiamando alla mente due anime che si ritrovano e si confrontano, messe a nudo l'una di fronte all'altra, come le grosse pietre visibili ai lati del portale, spogliate dell'intonaco difensivo. E due sono le maniglie che hanno le sembianze di fiori, simboli della purezza degli spiriti; due sono le parti visibili che emergono sotto la calce, fatte di mattoncini policromi che suscitano vivaci ricordi, indescrivibili sensazioni legate ad indescrivibili emozioni: il fragore di una risata, un volto riflesso nel finestrino di un treno, il calore di un abbraccio. Ed ancora, due sono gli arbusti che completano l'opera, l'uno più piccolo, più giovane dell'altro, ma simili nella struttura, allegorie di due esseri distinti ma uniti da un unico linguaggio.
( 31 x 36 – 2005 )