Le scelte dei popoli sono molteplici e rispecchiano modi di vivere e di essere. L’architettura qui rappresentata è un cenno al mondo arabo, tanto distante dal nostro quotidiano, ma presente nel passato, nelle dominazioni che gli uomini del nostro sud hanno conosciuto. E’ un luogo abbandonato, nessun bagliore dalle finestre, dalle fessure, ma aldilà dei battenti, lasciando spazio all’immaginazione, potrebbe aprirsi un mondo da scoprire e liberare. Un universo che potrebbe rivelare sorprese e confronti inaspettati, valutazioni di realtà che nemmeno immaginavamo esistessero, presenze che hanno abitato luoghi ormai spenti e che la nostra mente potrebbe riportare alla luce.
( 22 x 43 – 2001 )