L'arco armonico contraddistinto dall'eleganza della struttura, rimanda ad un ambiente opulento, nel quale le provviste non mancano, tanto da invadere l'ingresso ingombrando il passaggio. L'artista punta a denunciare lo spreco delle civiltà, sempre più protese alla venerazione dell'inessenziale, del superfluo. L´intero lavoro presenta numerose linee rette, verticali ed orizzontali, che ritroviamo sull´intonaco, scolpite sulle ante, e che si intersecano nella griglia sovrastante: è un evidente simbolo di controllo matematico e mentale, denota essenzialità espressiva. Le uniche linee curve sono scolpite sulla parte alta dell´arco e si tramutano in cerchi ai lati, in antitesi alla lucida padronanza della linea retta, come elemento di disturbo all´interno di un tale ordine sistematico. La linea retta e la linea curva costituiscono una coppia antagonistica, seppure con comune radice generativa. In arte ed in architettura la linea curva, in opposizione alla retta, compare nei momenti di crisi e di rottura.
( 31x41 - 2004 )